Il “Centro Annali per una storia sociale della Basilicata” nasce ufficialmente il 6 febbraio 1988 ma di fatto muove i suoi primi passi già alla fine degli anni Settanta.
Il nucleo originario dell’associazione culturale si può individuare in quei giovani intellettuali che parteciparono al Convegno di studi su “Campagne e fascismo in Basilicata e nel Mezzogiorno” organizzato a Potenza dall’Istituto Cervi e dalla Regione Basilicata nel 1978, cui seguì la redazione del volume Basilicata tra passato e presente, edito da Teti Editore nel 1977.
L’iniziativa si deve a Giovanni (Nino) Calice fine intellettuale, che da alcuni anni si era affacciato alla ribalta del mondo della ricerca storica con alcune interessati pubblicazioni (Lotte politiche e sociali in Basilicata, 1974; Partiti e ricostruzione nel Mezzogiorno, 1976; Ettore Ciccotti: per un saggio sull’ideologia riformista, 1979), politico attento, intelligente e lucido prematuramente scomparso nel 1997.
Il Centro Annali svolge costante attività di ricerca e divulgazione in ambito storico; ha ideato e realizzato progetti culturali di rilevanza nazionale tra i quali emergono il ciclo di mostre dedicate all’Ottocento lucano (www.ottocentoinmostra.it).
Ha al suo attivo 31 pubblicazioni nella collana “Biblioteca del Centro Annali” di Calice Editori.
Ha ricevuto il patrocinio e il sostegno di importanti istituzioni, tra le quali il MIBAC, la Regione Basilicata, la Fondazione Banco di Napoli, la Fondazione CARICAL, l’Università degli Studi della Basilicata, l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il Polo Museale della Basilicata, l’APT Basilicata, la Provincia di Potenza, il Comune di Rionero in Vulture.
L’Associazione è riconosciuta dalla Regione Basilicata tra i soggetti di particolare rilevanza nel campo della cultura in relazione alla organizzazione di iniziative e di manifestazioni culturali di interesse nazionale, per le quali sostiene l’attività permanente con l’assegnazione di uno specifico contributo finanziario (Art. 16, L.R. 22/88). 

 

«Noi intendiamo partire da bisogni e da pulsioni primarie come la fame, la sete, la salute, nella loro materialità naturale, nel loro vissuto, ma anche nelle risposte che stimolano, nell’organizzazione che ne delimita e ne discrimina soddisfazioni e/o insoddisfazioni. Quindi, intendiamo studiare e, possibilmente, capire il loro nesso ineludibile con il potere e con i poteri, espliciti e/o sotterranei ».  

 Nino Calice, 1984